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Pellegrinaggi Terra Santa e Giordania

Perché andare in Terra Santa

La Terra Santa è spesso chiamata “Santuario a cielo aperto”. Percorrere le strade tracciate dai nostri Padri, attraversare i deserti dei Profeti, meditare là dove Gesù parlò alle folle, pregare dove si raccoglieva la prima Chiesa, vivere le emozioni della fede così come le vissero i primi discepoli di Gesù è un’esperienza fondamentale nel cammino di fede di ogni cristiano. Ma non solo. In una terra lacerata dai conflitti, la presenza dei pellegrini può contribuire a mitigare le tensioni e favorire il dialogo tra le parti, spingendole ad usare le “armi della ragione” anziché la “ragione delle armi”. I nostri pellegrinaggi in Terra Santa, tra Israele e la Giordania, vi condurranno alla scoperta dei luoghi più suggestivi di questi magnifici paesi. Terre antiche, bibliche, ricchissime di resti archeologici.

Israele, la Terra Promessa, una stretta striscia di terra tra il Mar Mediterraneo ed il Mar Morto che fa da ponte tra continenti, popoli e culture. È stata il punto focale degli avvenimenti più drammatici della storia del genere umano, una terra di guerre, tumulti e fede. La culla delle tre religioni monoteiste. Gesù nacque a Betlemme, visse e studiò a Nazareth, adempì alle profezie in Galilea e trovò la morte a Gerusalemme.

La Giordania, terra della rivelazione e dei grandi profeti biblici, incanta per la bellezza dei paesaggi; per i siti archeologici di origine greca, romana e bizantina; per i resti di fortezze e per il silenzio di antiche città nabatee, come Petra, patrimonio dell’Umanità Unesco.

Perché andare in Terra Santa

La Terra Santa è spesso chiamata “Santuario a cielo aperto”. Percorrere le strade tracciate dai nostri Padri, attraversare i deserti dei Profeti, meditare là dove Gesù parlò alle folle, pregare dove si raccoglieva la prima Chiesa, vivere le emozioni della fede così come le vissero i primi discepoli di Gesù è un’esperienza fondamentale nel cammino di fede di ogni cristiano. Ma non solo. In una terra lacerata dai conflitti, la presenza dei pellegrini può contribuire a mitigare le tensioni e favorire il dialogo tra le parti, spingendole ad usare le “armi della ragione” anziché la “ragione delle armi”.

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I nostri pellegrinaggi in Terra Santa, tra Israele e la Giordania, vi condurranno alla scoperta dei luoghi più suggestivi di questi magnifici paesi. Terre antiche, bibliche, ricchissime di resti archeologici.

Israele, la Terra Promessa, una stretta striscia di terra tra il Mar Mediterraneo ed il Mar Morto che fa da ponte tra continenti, popoli e culture. È stata il punto focale degli avvenimenti più drammatici della storia del genere umano, una terra di guerre, tumulti e fede. La culla delle tre religioni monoteiste. Gesù nacque a Betlemme, visse e studiò a Nazareth, adempì alle profezie in Galilea e trovò la morte a Gerusalemme.

La Giordania, terra della rivelazione e dei grandi profeti biblici, incanta per la bellezza dei paesaggi; per i siti archeologici di origine greca, romana e bizantina; per i resti di fortezze e per il silenzio di antiche città nabatee, come Petra, patrimonio dell’Umanità Unesco.

I nostri pellegrinaggi in Terra Santa

In aereo / 8 giorni
Pellegrinaggi itinerario classico di 8 giorni in Terra Santa. Scopri con noi il volto vivo della Fede!
8 giorni
Di gruppo
Gerusalemme In aereo / 6 giorni
Natale 2023 in Terra Santa con voli diretti di linea da Orio e Roma con accompagnatore.
7 giorni
Di gruppo
In aereo / 6 giorni
Pellegrinaggio in Terra Santa di 6 giorni con volo di linea da Orio al Serio, Malpensa e Roma con accompagnatore.
6 giorni
Di gruppo
Giordania - Petra In aereo / 8 giorni
Pellegrinaggio di gruppo con accompagnatore in Terra Santa e Giordania con visita di Petra da Orio, Malpensa e Roma.
8 giorni
Di gruppo

La proposta Rusconi Pellegrinaggi

Da anni la nostra agenzia propone il pellegrinaggio in Terra Santa come una delle esperienze spirituali, culturali ed esistenziali più intense che un credente possa compiere. A tal fine Rusconi Viaggi si avvale di guide molto preparate (compresi famosi biblisti) e di qualificati corrispondenti in loco in grado di far percepire al visitatore tutta la ricchezza e la complessità di quella terra. La nostra proposta intreccia continuamente l’attenzione al percorso biblico e alle radici storiche della fede con l’attualità, i suoi drammi ma anche le sue bellezze e le testimonianze positive. In Terra Santa, ad esempio, la Chiesa cattolica è presente con parrocchie, scuole, centri di studio, conventi e monasteri di clausura e numerose iniziative di carità: sebbene alle prese con la minaccia della diminuzione di numero dei cristiani (che se ne vanno per ragioni politiche ed economiche), la Chiesa mantiene una vivacità che Rusconi Viaggi permette di toccare con mano. Nel corso della visita in Terra Santa ai pellegrini viene assicurato il soggiorno nelle tappe più significative della vita di Gesù: da Betlemme a Nazareth, da Cafarnao a Tiberiade, fino alla Città Santa, Gerusalemme, teatro della passione, morte e resurrezione di Nostro Signore. Una città dal fascino irripetibile, cuore delle tre religioni monoteistiche, ricca di cinquemila anni di storia, testimoniati da una varietà di monumenti, chiese, moschee, sinagoghe che la rendono unica al mondo.

Terra Santa quinto Vangelo

“La Terra Santa è stata chiamata un ‘quinto Vangelo’, perché qui possiamo vedere, anzi toccare la realtà della storia che Dio ha realizzato con gli uomini. Cominciando con i luoghi della vita di Abramo fino ai luoghi del la vita di Gesù, dall’incarnazione fino alla tomba vuota, segno della sua risurrezione. Sì, Dio è entrato in questa terra, ha agito con noi in questo mondo”. Le parole di Papa Benedetto XVI, pronunciate il 17 maggio 2009 in piazza San Pietro, ben sintetizzano le ragioni per la quali è consigliabile che ogni fedele, almeno una volta in vita sua, trovi l’occasione per compiere un pellegrinaggio nella terra di Gesù. Così scriveva Cesare Angelini, importante letterato e autore di “Terrasanta quinto Evangelio” (Borla, 1968), citando Renan: “Non può comprendere pienamente i quattro Vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni, chi non ha visto Terrasanta, dove Gesù visse e svolse la sua missione terrena. L’accordo perfetto dei testi e dei luoghi, il modo come Gesù ha impostato parabole e scene nell’ambiente paesistico, la meravigliosa armonia dell’ideale evangelico col paesaggio che gli fa da sfondo, sono una commossa rivelazione all’anima del pellegrino. Sicché l’elemento geografico è guida quasi indispensabile a meglio capire il Vangelo”. E più oltre: “La Terrasanta appartiene a tutti, perché è tutt’uno col nostro patrimonio religioso, con la nostra coscienza cristiana, con la nostra civiltà. Se Atene ha creato la Bellezza per sempre e Roma ha istituito il Diritto per tutte le genti, Gerusalemme ha creato la Fede per sempre e per tutti. Terrasanta è la patria dei nostri primi sogni, la parola che ha incantata la nostra infanzia, lievitata la nostra fantasia. Quei santi paesi i cui nomi entrano nelle preghiere — Betlemme, Gerusalemme, Nazaret, Cana, Gerico, Genezaret — sono i paesi dell’anima, un anticipo di quella città che si chiama Cielo o Gerusalemme celeste; sono le tessere della nostra pietà, le ragioni delle nostre feste, come sono i temi della nostra grande pittura e poesia”.  

Fin dalle origini

Il popolo cristiano, fin dai primi secoli, ha tributato una devozione particolare alla Terra Santa: “Abbiamo memoria dei primi pellegrinaggi in Terra Santa già da Origene, a metà del III secolo – annota Romeo Maggioni in “Pellegrinaggio. Nostalgia e fascino del mistero” (Edizioni San Paolo, 1997) -. Anzi, prima ancora, Epifanio attesta che l’imperatore Adriano nel 135 aveva trovato in rovine “la piccola chiesa di Dio nel luogo della camera alta dove i discepoli erano rimasti dopo l’ascensione di Gesù”. Già dall’inizio, cioè, c’era culto sui luoghi della memoria di Gesù”. Dopo che Costantino concesse la libertà di culto  con l’Editto di Milano del 313, grazie a sant’Elena si costruirono i primi santuari in Terra Santa (l’Anastasis nel 326) e cominciarono i primi pellegrinaggi collettivi, i cui resoconti sono pervenuti sino a noi. In epoca moderna, a partire dalla metà del XIX secolo si aprirono i viaggi organizzati, per iniziativa di religiosi francesi. Nel 1964 Paolo VI è il primo Papa a visitare la Terra Santa, nel corso di un viaggio passato alla storia. Sulla stessa scia, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e papa Francesco hanno calcato i passi di Gesù nella sua terra, con visite di grande impatto mediatico. L’esempio dei Papi è una conferma ulteriore del fatto che l’esperienza del pellegrinaggio in Terra Santa è unica, qualcosa che un credente deve provare nel corso della sua vita

Un’esperienza ecumenica e interreligiosa

Oltre a visitare quel santuario a cielo aperto che rimanda a molte pagine evangeliche, un pellegrinaggio in Terrasanta – se adeguatamente preparato e condotto da persone competenti – offre interessanti prospettive sia di in relazione all’ecumenismo che al dialogo interreligioso. In un fazzoletto di terra, infatti, i cristiani sono presenti nelle diverse confessioni e denominazioni (latini, ortodossi, protestanti, anglicani, copti, siriani, armeni, maroniti…): il pellegrinaggio nei luoghi santi rappresenta quindi un’opportunità unica per toccare con mano la varietà e la diversità dei riti e della spiritualità che costituiscono una ricchezza inestimabile e, al tempo stesso, danno la possibilità di comprendere quanto faticosa sia la ricerca di una sempre più autentica unità. Il viaggio in Terra Santa è importante anche perché permetter di riscoprire la radice ebraica nella fede cristiana, per conoscere da vicino tradizioni, credenze e prassi degli ebrei “nostri fratelli maggiori” nella fede. Infine, visitare oggi la Terra di Gesù, da decenni segnata dalla violenza  e dalla guerra, rappresenta un’occasione preziosa per conoscere da vicino i drammi di uno degli angoli più tormentati del pianeta, dove ebrei e palestinesi si combattono, ma anche il lavoro paziente e oscuro di tanti “tessitori di pace”. 

La Giordania e il fascino del deserto

La Terrasanta, in senso biblico, non si limita solo a Israele e ai Territori palestinesi, ma ingloba anche la Giordania: una terra affascinante, ricca di testimonianze archeologiche uniche al mondo (basti solo evocare il nome di Petra), dove si possono gustare panorami mozzafiato e immergersi in tradizioni e culture millenarie. Una terra dove il visitatore avverte molteplici suggestioni, dai frequenti riferimenti a luoghi ed eventi della Bibbia al mistero di antiche città scomparse. La Giordania è un Paese che offre molto a chi ama la cultura e l’archeologia, ma anche al viaggiatore che – credente o no – cerca, nei luoghi e nelle atmosfere, le tracce evocate della Scrittura.

Informazioni utili

Paese
Israele e Giordania
Documento richiesto
Passaporto con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di rientro del viaggio.
Lingua parlata
Ebraico
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Nuovo Shekel Israeliano (l'Euro è comunemente accettato, il resto viene dato in NIS)
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